Non so nemmeno perché ci scrivo, forse per me stessa, forse perché sono sola ma non vorrei esserlo. Per correttezza e testardaggine allontano sempre le persone e ora non so con chi parlare. Come minimo se parlassi con un esperto mi parlerebbe di una leggera forma di depressione, ma in realtà è come se fossi persa nel nulla.
Dopo esser stata incosciente e talmente spaventata da non riuscire a parlare o pensare, non riesco a tornare alla vita di tutti i giorni. Ho bisogno di qualcuno, ho sempre avuto qualcuno con cui parlare di queste stronzate adolescenziali e ora mi mancano quei tempi, quelle persone. Avevo paura di crescere, non volevo compleanni, chi mi conosceva lo sapeva. Ora sto bene solo in determinate situazioni, è una cosa immatura ma sto male, sono sola. Mi sento sola.
Mi manca una persona, ho terribilmente bisogno di un concerto e di un tatuaggio. Voglio provare emozioni, voglio qualcosa per vivere e non solo "andare avanti".
da settembre a questa parte posso contare minimo dieci cose andate storte. L'unica cosa positiva era le attenzioni -a quanto pare temporanee e per curiosità o dovere- del ricovero in ospedale. Ma finito quello, finisce la magia.
A proposito di magia, voglio Disneyland. Era il mio mondo.
Diciamo che è diventato un piccolo sfogo questo post. Vabbè.
Lost in a Daydream
Nessun commento:
Posta un commento